Sono diventati portatori e promotori di cultura 21 studenti della classe 5ª B (corso di grafica pubblicitaria) dell’Istituto professionale “Versari -Macrelli ”, applauditi di recente a Bologna, durante la presentazione del progetto “Se avrò vita non dipingerò che gli occhi”, ideato e coordinato dalla cooperativa “Cont roven to” per la Pinacoteca comunale di Cesena. Questo percorso d’e ccellenza, presentato alla città nel maggio scorso, con una mostra allestita all’ex-pescheria, è stato illustrato la scorsa settimana, in occasione della seconda edizione del bando regionale “Io amo i beni culturali”. La collezione di stampe del cesenate Gino Barbieri (1885-1917) è stata vista con gli occhi dei ragazzi, divenuti promotori delle sue opere. In che modo? Sperimentando con creatività e taglio personale le potenzialità comunicative e progettuali della grafica originale, integrandole con le nuove tecnologie digitali nel campo della comunicazione pubblicitaria. Come racconta Paola Barbieri, di “Controvento”, la finalità del progetto è duplice: «Far conoscere il più autorevole rappresentante della tradizione xilografica romagnola e, attraverso la sua opera in parte custodita nei depositi della Pinacoteca comunale di Cesena, avvicinare i ragazzi ad un patrimonio di immagini, conoscenze e abilità manuali, storicamente radicate nel territorio. Gli occhi sono uno dei temi più cari a Barbieri e dalla sua frase deriva il titolo dell’iniziativa: un modo per far emergere lo sguardo degli studenti verso un autore e le sue opere xilografiche nel contesto dell’Italia a cavallo tra due secoli in una prospettiva di dialogo e scambio generazionale». In questa stessa ottica è stato concepito il percorso legato alla xilografia, la più antica tecnica grafica nata nel ’400, passando poi da Durer, Holbein, Munch, Cezanne e Picasso e magistralmente utilizzata da Barbieri fino a giungere agli artisti contemporanei. E’ stato coinvolto un partner d’eccellenza: il Centro internazionale di grafica originale “Opificio della Rosa” di Montefiore Conca, in particolare il suo direttore Umberto Giovannini
“Versari-Macrelli” alla scoperta delle vecchie stampe
di Pier Stella 0


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Pier Stella
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